(Blasphemous Records) Alla loro terza prova sulla lunga distanza, gli Evil Spell aggiungono nove tracce alla loro discografia, fatta di un rabbioso black in cui il cantato spesso e volentieri travalica i generi per sfociare anche nel grind core. Non condivido invece l’opinione di chi li colloca nel black speed europeo, magari a fianco dei soliti Kreator; no, qui c’è qualcosa in più che avvicina i nostri ai connazionali Cripple Bastard per l’aggressività e la velocità, così come pure per i temi trattati. Ecco allora che su riff veloci e su base più death che black si muove lesta l’ugola del cantante, in grado di vomitare fuori sentenze di morte e cattiveria gratuita per ciascuno di noi ascoltatori. La produzione risalta ogni singolo strumento, andando a risaltare soprattutto il lavoro di batteria. Un disco non facile, in verità, tirato dalla prima all’ultima traccia, in cui melodia e parti strumentali hanno abbandonato il treno per non farci più ritorno.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10