(Blood Harvest) Quando si parla di musica estrema, poche nazioni sono in grado di sfornare bands veramente marce come l’Australia. Basti pensare a nomi storici come Sadistik Exekution o Bestial Warlust per rendersene conto. Sono lieto di poter aggiungere a questa lista anche i Faceless Burial, che con questo full length di debutto si apprestano a bissare quanto di buono fatto con l’ottimo demo risalente al 2015. La furia che fuoriesce dai solchi di “Obscure Miscreation” è annichilente, il sound è estremamente grezzo, anche se affinato rispetto al citato demo. A dispetto di un approccio che definirei primitivo, i Faceless Burial sono riusciti ad unire in un unico calderone la paurosa mistura tra thrash ed il proto death/black tipico di bands brasiliane come Sarcofago e primissimi Sepultura con l’oscura brutalità di Immolation e Morbid Angel, il tutto inframmezzato da lugubri passaggi death/doom alla Incantation. Se poi aggiungiamo la follia tipica del metal estremo australiano, ne risulta un album decisamente violento, totalmente old school e con pezzi ben equilibrati tra furia cieca ed atmosfere oscure.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10