(Eat Metal) L’etichetta greca Eat Metal Records è andata a pescare gli esordienti Falcun nientemeno che in India: la band regala in cambio dell’attenzione un disco di ruvido e nervoso heavy/speed metal, naturalmente con entrambi i piedi negli anni ’80. Non so se i nostri lo volessero, ma devo dire che suonano spesso come una band di US metal! “A Bard’s Tale” è subito una fuga di chitarre che mescola ritmiche maideniane a un tocco molto alla Riot; “Vixen”, che si snoda lungo otto minuti mai noiosi, ha l’istintività e i toni di certo epic metal alla Omen, mentre “Only be One (Millennium Tribute)” giunge nel thrash in alcuni passaggi più ossessivi. Martellante anche “Child of Prophecy”, che ci immerge nello speed più sfrenato e sgangherato; con la lunga “Martyr” abbiamo un altro brano epic metal, che mi ha ricordato invece le tonalità di Wotan o Elvenpath. Chiude il lotto a sferragliante “Knightfall”, più orientata verso il power. I Falcun esplorano diversi aspetti del metallo anni ’80 con devozione e una buona verve, possono incuriosire.
(René Urkus) Voto: 7/10