(Slow Food play fast) I toscani Fallen Fucking Angels sono notissimi veterani della scena speed italiana e dal 1997 a oggi hanno dato alle stampe una messe considerevole di demo, split, live e album a pieno titolo. “Italian Restaurant” è il terzo di questi ultimi; al nucleo storico, costituito dal batterista e vocalist Filippo “Butch” Belli e dal chitarrista Stefano Giusti, si affiancano ora il bassista Leonardo Tomei e il giovane guitar hero Alberto “GlamChild” Moriani. Vediamo i più significativi dei brani in scaletta. “Annapurna” ha tutte le caratteristiche del buon vecchio speed (appena sporcato da schegge di thrash): batteria come un martello pneumatico, chitarre ‘zanzarose’, voci urlate e sgangherate. La titletrack (già apparsa sulla compilation “Versilian Tsunami” del 2010) è una ironica difesa della gastronomia italiana; “Roadpigs on the Highway” vede la collaborazione di Gerre dei Tankard, mentre “B-Movie Mania” è un simpatico tributo citazionista (cantato nella nostra lingua) a certo cinema all’italiana fra i ’70 e gli ’80. L’unico brano più lento della scaletta è la solida “Less but better”, si conclude poi con “Stopper”, pezzo naturalmente dedicato a passioni calcistiche. La band versiliese gioca con grande ironia a stigmatizzare tanti dei vizi del Belpaese con un approccio musicale e lirico corrosivo e confusionario, che piacerà molto a chi ama lo speed d’annata.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10