(Cold Dark Matter Records) Debuttano con questo EP i Francesi Poisse. Nella bio descrivono il loro sound come una versione sludge dei Nihilist (poi Entombed) con le sonorità dei Sunn O))). Definizione che trovo calzante, in quanto i riffs sono lenti e down tuned di scuola sludge, ma le vocals sono sporche e vicine al death metal. A questi elementi si aggiungono parti rumoriste alla Melvins e un suono di chitarra valvolare oscuro e fangoso. L’opener “Grêle Molle” ha un riffing sabbathiano e le vocals sono urlate in un growling sporco e isterico. “Cloches Fendues” parte con una intro oscura e lenta, caratterizzata da una chitarra satura in effetto larsen che esegue un riff lento e ossessivo. A metà canzone un’accelerazione sposta il brano su coordinate care agli Entombed di “Wolverine Blues”. Con “Ammoniac” i Fange aumentano la velocità con un riffing al limite del thrash molto vicino a certe cose dei Celtic Frost. La lunga “Suarie” parte lentissima e pesante con una parte cantata angosciante e disperata. “…” è un interludio costituito da una parte parlata in Francese e rumori in sottofondo. La conclusiva “Lucifour”, se non fosse per le vocals estreme potrebbe essere uscita da un qualsiasi album dei Kyuss. Si tratta di un brano molto vicino allo stoner in cui i ritmi lenti e ossessivi sono accompagnati da un feeling psichedelico e visionario. Come EP di debutto non è male. Il difetto principale è una certa omogeneità dei brani che in un full length di maggior durata, alla lunga potrebbero stancare soprattutto per quanto riguarda le parti cantate, talvolta un po’ monotone e ripetitive. La partenza, comunque è abbastanza buona per una band dagli ampi margini di miglioramento
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10