(Andromeda Relix) Inutile girarci attorno, le note stampa sono quantomai esplicite: “NU-MAN” è un viaggio attraverso la nostra epoca, tanto incerta quanto piena di speranze. L’essere umano primario è al centro dell’attenzione, ma nasce un nuovo essere vivente, una entità super tecnologica, ibrida, senza le nostre bellissime emozioni, la sintesi distorta della perfezione, ma anche il declino del romanticismo disegnato dall’imperfezione umana. Dove stiamo veramente andando? Siamo pronti ad evolvere o a lasciare spazio ad una nuova dinastia? Dopotutto siamo umani, pecchiamo di egemonica, vogliamo il dominio su ogni specie vivente… saremo in grado a sopravvivere dopo esser stati declassati? “NU-MAN” prova a dare una risposta, un’affermazione a base di metallo moderno, tecnologico; un’affermazione oscura, dark, drammatica, ricca di sofferenza. “Inside” non può non portare la mente alla favolosa epoca dark wave dei Paradise Lost. “Isaac” è aggressiva, “Crystal Cage” è sognante, mentre “Cradle” riesce ad essere aggressiva nella sua delicatezza incisiva. Avvolgente e malinconica “The Mirror”, sognante “Appearances”, intricata “Human”. Come per il precedente “Luminance” (recensione qui) anche “NU-MAN” offre molto romanticismo, molta decadenza, molto fascino. Ma il nuovo lavoro è meno contorto del precedente, è più fruibile, più coinvolgente… senza tuttavia rinunciare minimamente a quella imperscrutabile e meravigliosa decadenza di fondo.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10