(Steamhammer / SPV) Thrash metal moderno di ottima fattura, quello proposto dai Fateful Finality, attivi dal 2007 e vincitori del Wacken Metal Battle Germany 2012. In bilico tra vecchia scuola e soluzioni moderne, la band Tedesca propone un sound influenzato da Machine Head e Testament, con parti melodiche riconducibili ai Trivium. Il riffing è potente, con un’alternanza tra parti veloci rallentamenti da cui partono assoli di buona fattura, tecnici ma non troppo cervellotici, che consentono ai brani di mantenersi immediati, nonostante una complessità di fondo li renda ulteriormente apprezzabili dopo diversi ascolti. “Possession” apre l’album con melodie che ricordano un po’ gli ultimi Kreator, mentre un riff aggressivo ben si sposa con la voce rabbiosa di Simon Schwarzer, che si alterna con le clean vocals ad opera di Patrick Prochiner. Decisamente più aggressiva la successiva “Get Things Straight”, dal riff veloce e incalzante, mentre più vicina ai Machine Head” la potentissima “Facades”, dal ritmo cadenzato e pesantissimo. L’album si mantiene su ottimi livelli, senza riempitivi o battute a vuoto. “Under Pressure” è il brano che mi ha entusiasmato maggiormente, grazie alla sua impostazione thrash anni ’80, che con la produzione moderna risulta deflagrante. “Suck Me Dry” è un pezzo senza fronzoli, una cavalcata alla Motorhead interrotta da rallentamenti e ripartenze fulminee. Un album in cui la modernità è messa al servizio della tradizione, mostrando come dovrebbe suonare un disco thrash metal nel 2015.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10