(Karisma Records) Da Oslo arrivano i Fervent Mind e la loro alchimia sonora. Formatisi attorno alla lead singer Live Sollid, offrono un’atmosfera progressiva a cavallo tra elettronica e (post) rock, senza negare possenti componenti sia jazz che derivanti dalle moderne e più enigmatiche deviazioni del pop. Immaginatevi un incrocio (quasi) assurdo tra Bjørk e Massive Attack, con influenze che toccano anche Porcupine Tree e Radiohead: è questa quell’alchimia musicale unica, contemporaneamente graffiante e delicata, che questo quintetto riesce a materializzare nell’aria che circonda l’ascoltatore. Ipnotica e ricca di pulsazioni l’intensa “Torrid”, un rock tagliente addolcito dalla voce angelica della front-woman su “Fervent”, quasi ambient, piena di pace e con un tocco di eterea magia l’ottima “Sleeping Strange”. Oscura ed introspettiva “Runaway Bride”, travolgente e sensuale “All Sounds Muted”, mentre “Disappearing Into the Masses”, divisa in due parti, riesce a spaziare dal soft pop, fino al rock anni ’70 con influenze deliziosamente modern jazz, prima della dolcezza suggestiva di “Tongues” e della conclusiva “Strain”. Album che aleggia nell’etere con marcata delicatezza, provocante suggestione, incantevole brillantezza, subdola stregoneria. Una creatura musicale diversa, lontana dalle sonorità pesanti, ma decisamente irresistibilmente attraente…
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10