(Nordvis Produktion) Torna il suggestivo dark folk minimalista di questa one man band tedesca, sempre dentro kil tunnel senza fine rappresentato dalle più recondite emozioni umane, offrendo una riflessione risoluta sulla perdita, la resilienza e sulla bellezza austera dei paesaggi più desolati e senza vita. Brani profondi, malinconici, riflessivi, introspettivi, oscuri ma anche in qualche modo luminosi e ricchi di speranza. Canzoni con strumentazione essenziale, spesso acustica, spesso troppo intima per far breccia sulle masse, tuttavia infinitamente intensa e poderosa per coloro che sanno ascoltare. Il mastermind ‘R’ confessa: “è il decimo anniversario dei Fields of Mildew, il che sembra surreale. In effetti, non avevo pianificato di pubblicare molto di più del primo EP con questo progetto, ma in qualche modo è continuato naturalmente negli anni”. E aggiunge: “Ogni volta che torno a Fields of Mildew, è come un ritorno a casa”. Ed è proprio questo che “IV” offre: un senso di pace, un senso di conforto, un luogo sicuro, una protezione fisica e spirituale… un vero ritorno a casa.
(Luca Zakk) Voto: 8/10