(Underground Symphony) Tedeschi e dediti al melodic power metal: i Final Chapter possono facilmente passare per ‘una band come tante altre’, ma chi ha buona memoria (e una certa età) magari ricorderà il loro debut “The WizardQueen”, del lontanissimo 2004, una delle prime metal opera con un concept fantasy alle spalle. Da allora, a dire il vero, i nostri sono rimasti silenti, ma questo nuovo “Legions of the Sun” convince come ai bei tempi. “Trace of Fate” parte sparata a mille dopo una breve intro di piano: potrei fare i soliti, grandi nomi, ma per gli intenditori dirò Dreamtale e Olympos Mons per far capire esattamente di fronte a che tipo di power ci troviamo. “Garden of Fear” è uno spettacolo orchestrale che si giova molto dell’alternanza delle due voci, maschile e femminile, mentre “Eternal Deep” è una classica cavalcata in doppia cassa che ha qualche ambizione da soundtrack. Il piano ha un ruolo importante nella frizzante “The Journey”; la scorribanda si conclude con gli undici minuti di “The Battle”, dotati di un ritornello semplice quanto efficace, ingenui ma trascinanti. Fa piacere ascoltare ancora dischi come questi, che suonano vintage ma non per questo vecchi.
(René Urkus) Voto: 7,5/10