(Century Media) Ottavo album per i greci Firewind, a distanza di ben cinque anni dal precedente lavoro “Few Against Many”. Un periodo di tempo piuttosto lungo, durante il quale il leader Gus G. è stato impegnato nella promozione di due album solisti, oltre che ad accompagnare Ozzy Osbourne in tour. Un ritorno che non poteva essere migliore, vista l’ottima qualità di “Immortals”, un album che recupera l’immediatezza degli esordi, con brani che si muovono tra metal classico di stampo priestiano, power/speed metal e corposo hard rock, con in più una spiccata componente epica. Per la prima volta, i nostri si cimentano con un concept album, ispirato alla famosa battaglia delle Termopili; sicuramente è questo il motivo che li ha spinti ad incrementare l’epicità, presente soprattutto in pezzi come “Ode To Leonidas” o nella power ballad “Lady Of 1000 Sorrows”. La title track è una strumentale, dove su una furibonda sezione ritmica, Gus sfoggia tutta la sua classe, macinando assoli tecnici ed ispirati, mentre la successiva “Warriors And Saints” poggia su un riffing terremotante, sul quale si stagliano chorus melodici di stampo power metal. Ottima anche la prova del nuovo cantante, il tedesco Henning Basse, già con Metalium, oltre ad aver cantato dal vivo con i Firewind nel 2007 e con Gus nel recente tour solista. Un album ispirato, potente e melodico, che ci riconsegna dopo cinque anni una band compatta che ancora molto ha da dire.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10