(Tmina Records) Nonostante sia solo un EP di quattro brani questo lavoro degli svedesi Fisherman’s Death appare comunque più che eloquente; il loro sound è orientato sul filone del death metal di matrice scandinava, ripreso ed attualizzato attraverso un songwriting dinamico, creativo ed originale. Appare quasi inutile quindi accostare questo gruppo alle leggende loro compatriote, i pezzi sono potenti e armonici insieme, eseguiti con perizia e precisione tecnica davvero sopraffina; un vero e proprio punto di forza di questo combo sono i crescendo, che si sviluppano con la giusta moderazione all’interno di ogni brano per poi esplodere in una ripresa semplicemente devastante. Altra chicca delle canzoni sono i fraseggi ed i solos delle chitarre, resi ancor più godibili da una produzione studiata ed accorta dei suoni a tutto campo, lo stesso dicasi per il basso e la batteria, quest’ultima vera e propria macchina ritmica a pieno regime di funzione. Degna di nota è la terza traccia di questo disco, “The Captains Chanson”, che dal death metal più canonico si sposta più verso i meandri del melodic, oscillando tra i Dark Thranquillity e gli Amon Amarth, soprattutto nelle aperture chitarristiche. Per concludere un discreto biglietto da visita, vi consiglio vivamente di informarvi riguardo ai Fisherman’s Death, se già dal primo demo le premesse sono queste non ci resta che aspettarli su disco.
(Michele Alluigi) Voto: 8/10