(Horror Pain Gore Death Prod.) I Fisthammer giungono da Philadelphia e suonano un impressionante death metal. Impressionante per qualità, potenza, cattiveria, purezza dei suoni e tecnica, per la maturità e consistenza della musica suonata. Sebbene vi sia qualche rimando ad altri, la cosa non produce effetti collaterali, visto che le diversità di questi rimandi portano i pezzi a porsi con identità diverse e a definire delle canzoni che riescono poi a distinguersi tra di loro, almeno per lo stile. La spietata potenza del suono è veicolata attraverso passaggi di un certo spessore tecnico o di velocità impensabili (“Harvest”), il tutto richiede una buona dose di attenzione, ma senza strafare in sterili e pacchiani o topici virtuosismi, come in “Zombocalypse” dove esistono assoli virtuosi, riff pazzeschi e con un comparto ritmico da urlo. Greg Hasselton è il growler che maledice ogni cosa, in alcuni tratti è un poco nascosto, ma resta innegabilmente un cantante feroce. I Fisthammer posseggono il DNA del death di scuola americana , ma qualche spunto europeo, e precisamente polacco, arriva anche nelle loro note, come per “Razorwaves” e “Cross the Lines in Blood”. Oltretutto, le influenze nei suoni, si manifestano anche nella comparsa di qualche tocco thrash metal, come in”Doom of the Gods”. “Devour All You See” è un album rabbioso, ma curato nelle sue sfumature e in grado di accorpare i percorsi stilistici più importanti nel death metal.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10