(Grom Records) Conoscete il danese Fjorgynn? Ha suonato nei Mzoraxc e nei Purification Commando (una band micidiale), ma da qualche anno sta provando a far crescere questo suo progetto solista. “Legions of the North” già dal titolo e dalla copertina lascia ben capire il suo orientamento. Fjorgynn suona black metal, ma le radici sono quelle viking, per via delle sue melodie molto epiche ma non affiancate da quelle pacchiane idee folk. Il black metal che ne viene fuori non è, per fare un discorso da purista ortodosso, in stile norvegese perché alla fine le melodie sono molto pulite e in questo contribuiscono le immani tastiere che fiancheggiano le chitarre, e non le ricoprono o ne vengono ricoperte. Alla fine Fjorsvartnir suona come un progetto (Fjorgynn suona tutti gli strumenti, ha masterizzato e mixato l’album oltre a farsi da ingegnere del suono) che l’autore definisce melodic black metal di una una one man armada e che nella sostanza però ha qualcosa di costruito a tavolino. Non che la musica in questo “Legions of the North” non sia sincera, ma è evidente la volontà del musicista di collocarsi in modo netto in quel balck metal dai tratti sopra descritti. Non c’è assolutamente nulla di male, ma almeno abbiamo la precisa identità di questo lavoro. Le melodie sono davvero maestose, le chitarre hanno distorsioni fredde e granulose e ben si prestano a creare questi gelidi flussi melodici che dominano incontrastati l’album. Ascolti questi sei capitoli e sembra di vedere la marcia di guerrieri sulla neve. Una lunga marcia, visto che ci sono due pezzi che vanno oltre i 9′, uno arriva a 10′, due superano i 6′ e il primo brano è quasi una intro, con i suoi soli 2’10”. Quindi trame sonore dilatate, lunghe e con i loro momenti memorabili: proprio l’iniziale “Begyndelsen”, la feroce e terrificante “True Elite” e la conclusiva e strumentale “Den Sidste Rejse”. Credo che il merito di Fjorgynn sia stato di creare un equilibrio tra elementi viking e black metal, ponendosi nel possibile ruolo di catalizzatore tra black metaller pre e nuovo millennio e coloro che si sentono affascinati dalle trasfigurazioni del genere con altri.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10