(Blood Harvest) Quattro soli brani, per un quarto d’ora totale di violenza belluina ed apocalittica. Questo è ciò che ci offre “Contra Mundum In Aeternum, debut demo degli svedesi Flame Acausal. La produzione sporca, tipicamente black anni ’90, rende ancora più aggressivo l’attacco frontale della band scandinava, che riprende la furia annichilente dei Marduk di “Panzer Division Marduk”, ma con un’attitudine più grezza che richiama i Darkthrone di “Under A Funeral Moon” o i Bathory del debutto. Un’attitudine totalmente old school, figlia di quello speed metal che, ulteriormente estremizzato darà origine al black metal. Sono infatti piuttosto evidenti le influenze speed/thrash che caratterizzavano il sound dei primi Kreator (“Shunned Wolves” ha un riffing che mi ricorda “Flag Of Hate”). Nessun orpello, questo è metal estremo, crudo e viscerale. Quattro fucilate senza compromessi, per uno dei migliori demo che mi sia capitato di ascoltare da un bel po’ d’anni.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10