(Grimm Distribution) “Pantheon Arcanum” comincia come dovrebbe cominciare ogni album death che si rispetti, ossia con una stecca di energia giù per la schiena, così tanto per non saper né leggere né scrivere. Le strutture ritmiche, serrate e possenti, fanno venire subito alla mente i compianti Dissection, omaggiati in questo caso anche dal cantato, simile nel gruppo messicano/cipriota. Il death proposto è imbastardito con del black violento e veloce, musica che non lascia scampo all’ascoltatore. I riff si trascinano l’un l’altro tortuosi e sinuosi, simili a una testa di Medusa e altrettanto cattivi. Per non parlare della parte ritmica, capace di raggiungere considerevoli velocità senza cadere nel suono becero e incauto di certe produzioni. No, qui si fa musica precisa e pulita, capace di livelli tecnici piuttosto alti, testimoni di una maturità compositiva che non lascia indifferenti. In fin dei conti il gruppo di cui stiamo parlando, al di là che questo sia il disco di debutto, ha una carriera di oltre due decadi alle spalle. In questo album, a conti fatti, nulla è lasciato al caso e nulla lascerà l’ascoltatore indifferente. Una buona occasione per ascoltare una seria eredità dei Dissection, portata avanti con attitudine e coscienza. Da Provare, assolutamente.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10