(Season of Mist) Leggera accelerazione sulla frequenza di pubblicazione per i norvegesi Funeral, i quali tornarono con “Praesentialis in Aeternum” nel 2021 (recensione qui) a ben nove anni dal precedente “Oratorium”! Il nuovo lavoro vede in formazione un frontman favoloso, Eirik P. Krokfjord (Sarpedon), un vocalist capace di un seducente timbro vocale baritonale, tanto tenebroso quanto infinitamente teatrale, una ventata di fresco ottimismo se consideriamo che la band subì defezioni tragiche come la morte di Einar André Fredriksen (basso) e di Christian Loos (chitarra), scomparsi tra il 2003 ed il 2006, per suicidio ed overdose. Ma la novità di questo settimo disco comprende anche la violinista Ingvild Johannessen, cosa che aiuta ad offrire un suono reale, carnale e non certamente emulato dalle tastiere, verso nove brani intensi, profondi, gotici… tanto fruibili quanto infinitamente complessi, spesso dominati da doppia linea vocale, maschie e femminile; una specie di versione doom dei Therion, un po’ per la varietà stilistica un po’ per il range di voci tutt’altro che scontato… un disco maturo, completamente imprevedibile… proprio come la fitta trama di arrangiamenti che lo compone!

(Luca Zakk) Voto: 8/10