(Signal Rex) I debuttanti Funeral Harvest, sono di fatto un progetto internazionale, il quale vede una congiunzione artistica apparentemente improbabile, capace di unire i membri provengono dalla Norvegia con membri… dall’Italia! La componente italica, poi, non è un ruolo secondario… bensì quella del frontman (anche chitarrista), ovvero Lord Nathas, anche membro dei Fides Inversa, Ritual Death e Nathr, con il batterista Ond (Geir Marvin Johansen) che milita proprio anche in questi ultimi. La band si era fatta notare nel mondo underground con quel selvaggio ma in qualche modo innovativo demo “Bunker Ritual Rehearsal” uscito nel 2017, poi confermato la tendenza con l’EP omonimo, la loro prima uscita discografica con una label (sempre la Signal Rex). Questo nuovo lavoro, dal tanto elegante quanto inquietante titolo “Redembio”, completa quel processo che vede l’uovo schiudersi per dare vita alla nuova bestia, quel percorso di auto determinazione che vuole urlare il fatidico ‘siamo giunti fino a qui e non intendiamo andarcene!’. Brani come “Fire Sermon” emergono da inferi sulfurei, mentre la violenza assoluta pare essere l’unica legge rispettabile in brani quali “Principum et Finis”. Momenti riflessivi come l’atmosferica “Soli Ego Gloria” si antepongono al groove malsano di capitoli quali “Womb of Snakes”, continuando un viaggio assurdo dentro un turbinio di brutalità dissacrante. Profondamente bestiali: c’è una furia animale ed ancestrale che alimenta il sound di questa band. Tanto ipnotici quanto diabolici, capaci di incantare ed incantare… prima di una tellurica devastazione che si spinge oltre i limiti dell’umana fisicità in materia di headbanging. Macabri ma prepotentemente violenti, creatori di un suono malvagiamente grandioso, infernalmente brillante, diabolicamente cerimoniale e perversamente sedizioso. Temevate che il black degli anni ’90 fosse morto o sfumato in molteplici divagazioni prive di quella bestialità intrinseca e obbligatoriamente priva di pietà? Problema risolto: ecco a voi il nuovo male, la nuova fonte di odio, la nuova divinità oscura innanzi alla quale inchinarsi. Ecco a voi i Funeral Harvest!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10