(Avantgarde Music) Quattro album in quasi trent’anni di carriera per gli olandesi Funeral Winds. E sembra che dal 1992 non sia passato un giorno per i nostri: sempre black metal così come è stato stabilito da chi, il genere, l’ha inventato e normato. Il cantato trasuda odio e aggressività, la batteria alterna brevi inserti tranquilli a parti molto veloci, più prominenti, sporche e cattive. Ed infine la chitarra, suoni ruvidi, grezzi e incontrollabili. Tutto, tutto fa pensare al black dei primi anni novanta, dove ci si giocava tutto in pochi riff maligni e diretti, senza a preoccuparsi di come sarebbero stati registrati o incisi. E il fatto che questo gruppo sia andato sotto l’ala protettrice della Avantgarde la dice tutta su quello che questi musicisti potranno dire per il resto della loro carriera.
(Enrico Medoacus) Voto: 8/10