(Saturnal Records) Ai Funerary Bell riesce l’arduo compito di unire doom, black rituale di stampo europeo e suoni catchy. Il risultato è inaspettatamente fresco e piacevole. Le atmosfere evocate ricordano i primi Opera IX, anche se il mood “commerciale” tradisce le origini finniche del combo. Il cantato alterna momenti puliti a sezioni in growl urlato, mentre il reparto ritmico gode dell’evocatività delle tastiere. Chiude il cerchio una coppia di chitarre che fa egregiamente il proprio dovere nelle parti da solista e nei refrain. Un gruppo che va riscoperto nel suo unico lavoro in studio di un paio di anni fa. Contaminati.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10