(Massacre Records) Il thrash metal è un genere da sempre all’attenzione della Massacre Records che quasi mensilmente propone uscite in questo ambito. L’etichetta tedesca pubblica questa formazione danese al quarto album che con il precedente “Roll the Dice” del 1999 è stata cliente della Season Of Mist. Dunque una lunga pausa per i Furious Trauma, i quali esibiscono oggi del thrash metal si muscolare ma percorso da melodie interessanti pur non sempre presenti in tutte le loro composizioni. Tanto tempo a digiuno viene oggi esorcizzato con un album di ben oltre un’ora e quindici pezzi. Una quantità musicale consistente, la quale riesce a entrare in circolo nella testa dell’ascoltatore senza troppi ascolti. Stupiscono certe martellate formate da riff velocissimi e rullate assassine del drumming, le quali risultano uno dei segni più evidenti nel sound della band. Lars Schmidt, voce e basso, canta con un timbro arso, roco e spesso tendente al growl e la cosa ben si sposa con il carattere ‘assassino’ di quanto suona la band. Siglano un’ottima resa “Hooligan”, brano si pesante ma giocato sul mid tempo e con un’andatura e una concezione molto diversa dal resto dei pezzi, in quanto melodic, e soprattutto “Comin’ Home”, una mezza ballad. “Decade at War” alla unga presenta un aspetto positivo e uno meno. Il primo è il fatto che l’album diventa familiare con le sue sporadiche ma in fin dei conti ben studiate linee melodiche, anche catchy sotto certi aspetti. Il secondo è la sua durata. Forse c’è troppo in “Decade at War” che dice anche un’altra cosa: la band è viva e vegeta e ha ancora da dire.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10