(Soulseller Records) Rogga Johansson si presenta costantemente sotto diverse forme e tra le ultime in questa, Furnace. Nella band c’è lui, alla chitarra e voce, Peter Svensson, basso e cori, e Lars Demoké, batterista. L’intento è quello di suonare del death metal affiancandolo a stilemi gothic. Un po’ di melodie dei Paradise Lost di un tempo e cose del genere, infuse in un suonare tonico, dinamico, energico, rispetto agli standard appunto del gothic e doom metal. Dunque Mr. Paganizer (e anche Mr. The Grotesquery, Mr. Megascavenger e altre decine di progetti appunto sempre di Johansson) offre una nuova epica espressione dei Furnace con “Dark Vistas” che risulta essere immediatamente fruibile. Album dai suoni approssimativi, senza limature del caso e con caratteri melodici semplici eppure ben enunciati nei pezzi. Il lato death metal è nei suoni, nel cantato di Johansson, in un riffing che nelle fasi veloci è tipico del suddetto genere. Nonostante poi il tutto suoni con quella forte, fisiologica e dunque voluta ascendenza di natura gorthic metal. Le melodie sono inedite per gli standard tipici di Johansson. “Dark Vistas” per quanto scarno funziona e forse anche più di altre produzioni annue del chitarrista svedese. Funzionano forse anche per via del fatto di essere tra le cose più melodiche e fruibili mai incise da Johansson. Il tutto non è privo di una certa ripetitività compositiva, nella quale Rogga Johansson spesso cade.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10