(Autoproduzione) A giudicare semplicemente dalla foto pervenutami deduco che i Gawither sono una band formata da membri molto giovani, ma badate bene non per questo bisogna saltare subito alle conclusioni. Nel loro EP di debutto c’è una grande attitudine, un amore svenato per il thrash metal old school ed una tecnica decisamente non da poco. All’ascolto di queste quattro tracce ci viene in automatico pensare a band come Violator, Anthrax, D.R.I e Municipal Waste, un sound fortemente influenzato anche dall’hardcore e dal punk americano, specialmente per quanto riguarda i ritornelli con i cori molto presenti nel genere, con una grinta ed una pacca schiette e dirette; i suoni sono taglientissimi come lame, specie le chitarre, vere e proprie motoseghe negli sviluppi ritmici, mentre basso e batteria si muovono su strutture abbastanza lineari e veloci. A mio giudizio il brano meglio riuscito e più completo del lavoro è “Thrasha!”, dove si fa viva, soprattutto nell’inizio, l’influenza dei tedeschi Destruction, con uno sviluppo a pause che conferisce un tocco di varietà in più rispetto alle altre canzoni che, come dicevo poc’anzi, sono molto lineari. Tuttavia seppur molto basilare questo “ Kaboon” rappresenta un biglietto da visita davvero valido per una band che, pur avendo ancora da crescere, possiede già un discreto potenziale. Se come dice il detto bisogna lasciar “largo ai giovani” tenere presenti i Gawither potrebbe essere un buon inizio, particolarmente indicati per gli amanti del thrash metal.
(Michele Alluigi) Voto: 8/10