(Eclipse Records) Il precedente album dei lombardi Genus Ordinis Dei intitolato “Glare Of Deliverance” è un concept sull’Inquisizione in Spagna, “The Beginning” invece sposta il nucleo testuale dell’album e dunque il suo filo narrativo verso un mondo esotico ma popolato di figure orribili. Se il cannibalismo e iconi tribali di estrazioni animiste quanto ancestrali, di popolazioni lontane e perdute in lande sconosciute, sono i protagonisti del nuovo concept della band, la musica vede un suo plasmarsi proprio su questi argomenti. Giunti dunque al quarto album in studio, i Genus Ordinis Dei esprimono un death metal rinforzato da soluzioni groove e thrash metal, innesti tribali proprio per dare voce a quel filo narrativo di cui sopra e allo stesso tempo essere la prosecuzione di quanto certa musica maestosa che nel mondo del metal oggi è spesso rintracciabile. Si pensi ai lavori dei Septicflesh e poi, rimanendo in Italia, a quelli dei Fleshgod Apocalypse. Queste due band non sono necessariamente un riferimento per quanto fatto dai Genus Ordinis Dei che appaiono più concreti, meno scenografici nel loro suonare e grazie a partiture tra ritmi forsennati ma di una cadenza precisa e ben studiata, riff infuocati e spesso evolutivi rendono “The Beginning” un flusso che trasmette una certa potenza e impatto. Le atmosfere sono percepibili nei pezzi e avvalorate da orchestrazioni operate con i synth ma senza essere dominanti rispetto alle maglie delle chitarre e ritmi. Un suonare che non vuole essere una colonna sonora e pur essendo parte di una storia che arriva a comunicare, vuole in primis concretamente restituire del groove-death metal con tagli sinfonici e corali all’ascoltatore.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10