(Hellthrasher Prod. / Duplicate Rec.) Sono ex membri di Glorior Belli, Woebegone Obscured, Horned Almighty i danesi Gespenst, che nella loro lingua vuol dire “Fantasma”. La formazione debutta con questo album che sprigiona un black metal vecchio stile, cioè freddo, maestoso, certamente scandinavo nel suo essere, ma che implementa per lunghi tratti qualche atmosfera doom e dark metal. “Forfald” viene aperto da “Sorgens Taage”, canzone introdotta da un riff scarnificato e poi giù a rotta di collo gli altri strumenti per un black metal spedito e alquanto atmospheric. Una immensa, fredda e sperduta landa questa canzone di oltre nove minuti. Oltre i dieci minuti “Revelation of Maggots”, composizione lenta e d’atmosfera, oscura e con un intermezzo neo-dark/ambient. I Gespenst però poi producono altri esempi di ambient o di un dark atmospheric mai troppo prolisso e che dunque crea la giusta misura in rapporto alla durata delle composizioni. Pregevole il lavoro svolto in “Life Drained to the Black Abyss”, dove appunto l’ambient oscuro e malato apre e inframezza una composizione che viaggia su più marce di velocità. Le chitarre, sono di Genfærd, hanno quella ottimale distorsione che simula milioni di cristalli di ghiaccio che si frantumano, la voce di Galskab è aspra e ben si caratterizza con la cornice sonora. La batteria è di Andreas Joen, sessionman e in passato membro dei Battery, The Vein e tanti altri. Un album pregevole, ben architettato, capace di esprimere un vero black metal pur arricchendolo di altri elementi che non lo snaturano, ma anzi ne accrescono la sua essenza oscura e devastante.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10