(Satanath Records / Exhumed Records) La black metal band colombiana si ripresenta con un nuovo album volto a onorare il black metal in una maniera diretta, leggermente raw e ricca di spunti. La band di Medellin formatasi nel 2004, si distingue come sempre per scenari cupi, sinistri con trame del riffing scheletriche eppure ricche di melodie orride che saltano fuori ad ogni pezzo. “Hallucinetic Violet Ignition” è il risultato di una produzione in grado di essere chiara nel delineare ogni elemento della band. Pur con suoni lievemente scarni, la band crea passaggi anche articolati dimostrando così idee nel songwriting, “Hallucinetic Violet Ignition” in oltre trentasette minuti apre infatti più scenari e senza necessariamente puntare sulla forma del blast beat per dare un’impronta ai pezzi. Gexerott lavorano con arrangiamenti più morbidi oppure ruvidi per inscenare una fiera di soluzioni anche thrash, dark e gothic e dando inltre spazio a sortite soliste delle sei corde. Ispirati, autori di pezzi strutturati nei quali riescono a infondere anche del pathos e un lieve principio di teatralità in alcuni di essi. Canzoni come “EgoKinesis” oppure “Threesholds of Crystal Maze” vanno bel al di là del concetto di base del black metal. Il suonare dei Gexerott comunque non sceglie i lati più scontati o banali del black metal, per tanto possono essere classificati in un certo modo come una valida alternativa alle forme classiche del genere.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10