(Go Down Records) Un manipolo di valorosi musicisti appartenenti dell’underground milanese, un nucleo composto da gente con vasta esperienze e provenienti da bands quali Matra, Lord Shani, Free The Nation, Noise Under Dreaming e PsicoTaxi, decide di unirsi, di formare un nuovo progetto, una nuova idea capace di fondere un funk psichedelico strafatto di LSD, con un prog rock intenso, ricco di evoluzioni jazz, dando spazio a linee di basso pulsanti come comete che sfrecciano tra gli astri, a synth stellari, assoli cosmici e riff annegati nel riverbero per un soundscape sommerso sotto tonnellate di strati fuzz. Il risultato? Una versione più intima e calda, più jazz & blues degli Hawkwind, con il libertinaggio sonoro di bands moderne quali Khruangbin, una vasta componente blues, linee ritmiche devote al jazz ed una prepotenza sonora inaudita, un imporsi esplicito, deciso, dinamico. Totalmente anticonformisti, moderni e vintage, psichedelici, onirici, ipnotici; devoti al fuzz, all’etereo, al brillantemente tossico; rock, psych, shoegaze, funk, anni ’60, ’70… fino agli anni ’90, più qualche altra divagazione nel tempo, nello spazio, nella moltiplicazione esponenziale di questi due fattori. Un disco che si rivela impavidamente, crescendo ascolto dopo ascolto: un disco da suonare a ripetizione, da ascoltare a volumi indecenti!
(Luca Zakk) Voto: 9/10