(Osmose Productions) I Gjendød di Trondheim pubblicano il quinto album in studio, nel quale confermano la loro appartenenza al verbo del black metal. L’atteggiamento del trio norvegese è quello di un suonare dinamico che sposta l’asse dello stile verso attitudini progressive, pur non dimenticandosi mai che il black metal è anche e soprattutto un suonare ruvido, prepotente, nonché sfacciato. I pezzi di “Livskramper”, sono otto in tutto, possono essere colpi violenti e fulminanti come una scarica di mitragliatrice oppure andare su tempi dosati e con uno scomporre delle partiture dove ogni strumento viene messo in risalto. A dire il vero la produzione rende udibile il lavoro infaticabile e di qualità al basso di KK, anche voce, che contrasta con quelle granitiche e irruente chitarre di K. Alla batteria TK si avventura in blast beat mortali oppure scansiona con disinvolta leggerezza, andando anche in controtempo a volte nelle puntate prog del trio. Le partiture ferocemente black metal ricalcano qualcosa degli Immortal, i Mayhem, sporadicamente i Darkthrone e i Carpathian Forest, tuttavia questo variare che si avventura anche in costruzioni complesse ma ruvide, rende il sound dei Gjendød piuttosto personale.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10