(Gymnocal Industries) Il greco Themis, meglio noto come Θ (‘theta’), ovvero Themistoklis Altintzoglou, si allea con l’amico batterista Manos G per dare vita a questa loro rivisitazione dark ambient delle loro esperienze in numerose band, una dimensione sonora puramente passionale, ispirata, emotiva. C’è un basso a otto corde, si picchia a soli 66.6 bpm, la voce è surreale e devastata da decadenza disumana, amplificatori valvolari e un batteria pesante che picchia dal profondo degli inferi. Musica ambientale desolata e desolante, arida, asettica, fredda, malata e assetata di spirito, di anime, di vite in preda alla disperazione. Ma Theta non è nuovo a queste desolazioni, viste le sue innumerevoli collaborazioni in ambito dark ambient, con varie band e pure nel mondo del cinema. Ma “The Passion” offre un estremo sensoriale, descrivendo una passione lacerante, sotto il diluvio universale che viene accettato, apprezzato, lasciato scorrere. Nessun miracolo, nessuna comprensione divina, nessuna santa modestia, verso un narcisismo glorioso e glorificato; sopravvivere, negando il divino, negando l’esistenza divina: nessun dio, nessun messia, nessun padrone, contrastando 2000 anni di schiavitù della mente e dell’anima. “Lava bollente. Una frana enorme. Guardando il catrame gocciolare. Guardando i ghiacciai sanguinare”: un album malato e deviato, concepito per affrontare i propri segreti, le proprie debolezze, i propri demoni. Dark ambient, dark industrial, dark noise: un tuffo in un abisso che ci accoglie con freddo amore, con lacerante passione, con mortale premura.
(Luca Zakk) Voto: 8/10