(Husk Records) Glass Coffin è una one man band (del Kentucky), di tale Josh Lay che suona un black metal MOLTO underground. La Crucial Blast(che distribuisce l’album, con annessa ‘zine blasfemo-artistica di 16 pagine) parla di lo fi black metal, forse un tentativo artistico per motivare la bassa qalità dela registrazione, di questo album che sa tanto di demo tape (magari registrato in presa diretta, non oso pensare ad un lavoro di mixaggio). Il sound è aggressivo con diversi cambi di umore e può ricordare i Darkthrone di “Transilvanian Hunger”), come in “Unholy Ritual”, “Tongue of the Dog” e in altre canzoni con quei tipici rallentamenti cadenzati e improvvisi. Per un totale di 10 pezzi espressi in 31 minuti, “Remnants of a Cold Dead World” è un fungo nero del sottobosco musicale nordamericano, ma la qualità approssimativa e barbarica del parco canzoni è totalmente rivolta a coloro che consumano prodotti così infimi.
(Alberto Vitale) Voto: 5/10