(Crucial Blast) Quanto ha realizzato Mories, ovvero Maurice de Jong, la mente che ha partorito la mostruosità Gnaw Their Tongues, dal 2005 a oggi è qualcosa di incalcolabile, sia per quantità che qualità. L’ambient oscuro, black, occulto, demoniaco e chissà quanti altri aggettivi potrebbero sfilare ancora, ha raggiunto vette di incomprensibilità (chi scrive ha valutato male alcuni lavori, ma in altre sedi) e di eccellenza (anche in questo caso chi scrive ha tessuto lodi altrove). È il destino endemico di chi si dedica al noise-drone-ambient e anche qui meglio fermarsi con aggettivi ed etichette. È un genere difficile da valutare, descrivere e anche stilare una recensione corposa diventa un esercizio superfluo. Immaginate cosa possa provare l’incauto lettore che per la prima volta si avvicina ai suoni assurdi che GTT genera in ogni release. Come avvertire e prevenire che queste dimensioni sonore sono così estreme e allo stesso tempo assurde? Il titolo ballardiano di questa raccolta raccoglie atrocità sonore di una sola parte della carriera e discografia del rumorista olandese. Un gesto velleitario se vogliamo: dal 2005 a oggi sono stati pubblicati sette album, una infinità di EP e poi singoli, split e così via. Gnaw Their Tongues non può inglobare una parte sostanziosa di questa fiumana in una raccolta ed è per questo che “Collected” riprende solo “Prefering Human Skin Over Animal Fur”, “Horse Drawn Hearse” “For All Slaves… A Song of False Hope” tutti EP, materiale dalla compilation “Static Hymnal” e qualcosa dall’archivio personale di Mories. Oltre due ore di allucinazioni sonore, di disturbo indotto della mente e atrocità di ogni tipo. Atmosfere da incubo che per capirle vanno ascoltate e magari se ci riuscite fino in fondo. Fino all’ultimo secondo. Non abbiate paura, ci sarà comunque la fine a tutto questo. Un voto è impossibile.
(Alberto Vitale) Voto: sv