(Consouling Sounds) Maurice de Jong di progetti ne ha creati tanti, a volte troppi, però Gnaw Their Tongues è forse la sua personificazione più nota. La più riuscita? Perché no, per qualcuno, mentre per altri potrebbe non essere così. La sua sperimentazione e il suo andare fuori di testa tra suoni, attrezzature e l’uso della consolle per assemblare i suoi lavori può non essere per tutti. Lui è uno sperimentatore e spesso il suo atteggiamento è estremo. Forse è proprio questo che piace di lui. “The Cessation of Suffering” è un nuovo album che alimenta una vasta discografia e che già dall’iniziale “Dreamless”, la seguente “The Veneer” e poi ancora “Salvation Body” rendono subito l’idea di come l’album si agganci alla filosofia generale delle opere maggiori di questo musicista e appunto sperimentatore. Stratificazioni sonore tra strumenti come la chitarra, l’elettronica prodotta in vario modo, suoni astratti che sommati arrivano a una dissonanza disturbata e caotica. Scarse le linee melodiche e i ritmi sono perlopiù un pasticcio che mira a rendere tutto ancora più caotico. Gnaw Their Tongues, come spesso è accaduto in precedenti lavori, sembra un’orchestra di anime, fantasmi e demoni intenti a produrre un chissà quale suono che appare come l’anticamera dell’Inferno. Affascinante o inquietante questa immagine? Non si sa, però è qualcosa che potenzialmente può o meno attirare il possibile ascoltatore. Ad ognuno il suo giudizio su questo cosmo sonoro dell’orribile.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10