(autoproduzione) Intro con synth e atmosfere cybernetiche ed esplode “Dancing Towards Supremacy” che è crust sparato che monta fino a mischiarsi con il black metal, con atmosfere vagamente Covenant e Voivod. C’è qualcosa di spaziale nel metal dei finlandesi e particolarmente in questo pezzo, ancora di più nei synth che ampliano le atmosfere del brano, il quale muta il suo essere più volte lungo il suo corso. “Serpent Symmetry” e “Puhdistautuminen” mostrano il black metal che monta in quantità e con un tasso di crust comunque evidente. La velocità è maggiore, l’adrenalina della band si moltiplica e dei due il primo diventa divorante per l’ascoltatore. Intermezzo strumentale “Sorru Unohdsus” ed ecco “Pyhä Maa” che fa il verso al folk e pagan metal, per poi arrestarsi su una squinternata tempesta di sfrontato black metal nel finale. “Kinahmia” è una parola finnica molto antica che indica la conoscenza del portale tra differenti livelli di esistenza, probabilmente un modo per coniugare le rovinose e fracassone atmosfere black metal, fiancheggiate da espressioni punk e sortite old style.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10