(Petrichor) Interessante reissue con ovvio remaster per i norvegesi Godsend, band psycho-goth-doom ormai estinta (l’ultimo loro lavoro risale al 1997), ma anche nota per essere stata una delle band del mitico svedese Dan Swanö, noto per la sua vasta attività nel mondo della musica, visto che milita nei Nightingale e negli Unicorn (tra gli altri), è negli Star One di Lucassen, è stato in line up con Edge of Sanity, Infestdead, Bloodbath e molti altri, è ospite costante in tanti dischi di molti gruppi e, non ultimo, ha curato una miriade di dischi in studio nel ruolo di produttore o responsabile di master e mix (tra i tanti, Dark Funeral, Dissection, Incantation, Katatonia, Marduk, Novembre, Pestilence…). “In The Electric Mist” fu il secondo album dei Godsend, uscito originariamente nel 1995 per Holy Records, un album che migrò il suono puramente doom verso qualcosa di più complesso, probabilmente Pink-Floydiano, un album che nella sua corposa durata di oltre cinquanta minuti, riesce a saltellare con eleganza tra vibrazioni eteree, pesantezze doom, raffinatezze psichedeliche, tanto da coprire un range sonoro che spazia dal metal lento e pesante arrivando fino a varie varianti di rock o alle sonorità di Sam Gopal. Emergono divagazioni folk, spunti di rock alternativo… c’è un vasto caleidoscopio musicale in questa perla comunque velata di ombre, ricca dell’energia tipica della metà degli anni ’90. Petrichor ha avuto l’iniziativa di pensare ad un remaster affidandolo a Erwin Hermsen, artista che oltre alla sua attività musicale (Spitting Nails, ex Mangled, ex Disgorge) vanta anche lui un corposo curriculum in studio, avendo collaboranto con bands quali Meliah Rage e Pestilence, tra gli altri. Ciliegina sulla torta: la nuova pubblicazione, oltre ad un CD deluxe vede per la prima volta la stampa in vinile, sicuramente una cosa attraente per un lavoro di questo livello. “In The Electric Mist” con le sue influenze e divagazioni che toccano Pink Floyd e Paradise Lost, oltre che i nomi noti del doom, è un album che merita ritornare in circolazione, un album nel quale è piacevolissimo perdersi.
(Luca Zakk) Voto: s.v.