(MNRK Heavy) Questo EP dei Great American Ghost è una perfetta esemplificazione di quello che oggi viene chiamato spesso hardcore e che non lo è affatto. I bostoniani, che riprendono si elementi del suddetto genere, pompano tanto metal nel loro suonare e con la conseguenza di pezzi camaleontici nonché capaci di passare da sintesi melodiche fluide ma pesanti a momenti di totale impatto e veloci. Nu metal, hardcore, death metal, sludge, si sommano in maniera perfetta e assumendo uno stile dannatamente naturale per come lo suonano i Great American Ghost. “Kingmaker” è un’eccellente apertura con breakdown disinvolti, dinamici e poi scatti in avanti dove il retroterra hardcore è manifesto. Un’ottima canzone, articolata e già indice di come i ragazzi di Boston siano padroni del loro comporre. “Torture World” offre un clima più arrabbiato, stemperato da un tipico ritornello che addolcisce le acque ma per poco. “Womb” è una fusione del loro suonare con il death metal, il tutto sempre con tratti melodici ma al contempo con una costruzione dei pezzi finemente articolata. “Death Forgives No One” ritorna nei binari di un melodico quanto accorato metalcore dai tratti hardcore evidenti eppure gonfiati con sapienza dal metal. Pur avendo inserito tante etichette di genere, in queste righe resta però ferma l’ammirazione per la band nel riuscire ad essere se stessa, a offrire un taglio melodico personale e quella padronanza nel comporre che non lascia spazio a momenti ridondanti. Dopo tre album “Torture World” è la prova che la band ha una propria identità.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10