(Purity Through Fire) I greve sono un duo, una coppia che dopo l’EP di non molti mesi fa dà ora alle stampe il vero e proprio debutto. Sei tracce, più intro e outro, queste ultime perfetti inserti strumentali per un disco particolarissimo. Non parlo della struttura delle canzoni, qui si gioca in casa svedese, dove ormai il black ha messo radici da almeno un ventennio. No, per quanto concerne tempi, struttura e suoni siamo di fronte ad un classico black tirato tirato, molto evocativo perché caratterizzato da una buona dose di pomposa melodia… ma la voce è qualcosa che non mi è mai capitato di ascoltare. Per la verità le voci sono due, ma una di queste è talmente stridula e gracchiante che inizialmente ci si chiede come possa essere venuto in mente a questi due di cantare così. Invece un po’ alla volta lo stranito lascia lo spazio al curioso, tanto che alla fine l’ascolto risulta più piacevole del previsto. Poi, discostandosi da questo bizzarro particolare della voce, si può notare come il disco sia davvero molto orientato alla sinfonicità, quasi ai livelli degli ultimi Dimmu. E ci si sorprendere a scoprire un album davvero ben fatto, costruito e prodotto. Un esordio davvero coinvolgente e peculiare, tanto che lo si può tranquillamente porre ben al di sopra della media…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10