(Church of Crow Records) Quando ho letto i nomi da cui provengono i componenti di questo oscuro progetto ho fatto un salto sulla sedia. Monumentum e Schizo, soprattutto. Due gruppi che secondo me hanno davvero raccolto troppo poco rispetto a quanto fatto… ma è inutile piangere sul passato, meglio concentrarci sul presente. Certo il genere proposto, una sorta di doom mischiamo allo sludge, non è il genere musicale tra i più battuti in suolo italico, ma questo è a mio avviso un valore aggiunto all’opera. Una collezione di otto tracce oscure, rituali, strane cantilene e litanie dalle atmosfere cupe e magiche, con vaghi richiami a certe atmosfere italiane dei primi anni ’80 in ambito underground. Esperienza e competenza da vendere chiudono il cerchio per un disco che sa più di rituale propiziatorio per, speriamo, una nuova e fresca realtà musicale italiana, di cui personalmente sento estremamente il bisogno. Un elogio allo stile, un personalissimo tributo a certe scene di respiro internazionale, che però suonano nuovissime e fresche qui, da noi. Speriamo presto in un seguito…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10