(Despotz Records) Quarto album per Grimner, formazione svedese che in pochi anni si è ritagliata un posto al sole nel panorama pagan/folk metal. Questa nuova fatica vede la band scandinava aggiungere sonorità più classicamente metal e power, arricchendo e dando una maggior dinamicità alle partiture folk/death presenti nel loro stile, donando maggior respiro alle composizioni senza snaturarne né l’indole aggressiva, né quella fiabesca e sognante. L’album è in effetti in pieno stile Grimner, ma ancor più ricco di soluzioni melodiche, armonizzazioni di scuola maideniana e momenti dove l’epicità si taglia col coltello grazie a cori degni dei Rhapsody e riff vicini ai primissimi Cruachan. I cori epici e pagani, cantati con voce pulita, assumono oggi maggior importanza rispetto al passato, rendendo i refrain subito memorabili e creando un contrasto con le harsh vocals, sicuramente più aggressive e battagliere. Un album dove lo stile Grimner si riconosce immediatamente, eppure più maturo e catchy senza per questo risultare affatto ruffiano.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10