(Metal Scrap Records) “What Doesn’t Kill Me Makes A Big Mistake” è stato registrato a Kurgan, in Siberia meridionale, ai confini con il Kazakistan. E’ la prima seria produzione di cinque metallari che di base suonano thrash metal, ma lo tirano su con qualche inserto di synth, tanto per rendere il sound più “tecnologico” ed estroso. Tuttavia la pesantezza del sound i riff poderosi (come gli ultimi Slayer) e con un groove dissonante in stile Pantera, sono la vera anima dei Gross Grossland. Spicca la voce di Sergey Homyakov, pazzo furioso e roco, mentre Roman Kiskin è un batterista che impone davvero i tempi e sottolinea ogni fase pesante e muscolare di questo album. I pezzi combattono tra i 3’ e mezzo e i 4’, mettendo dunque in piedi 37’ di magma distruttivo. Sinceramente qualche pezzo non funziona, vedi “Friendship” con il suo intermezzo sperimentale, ma troppo eccentrico. “Die”, noiosamente incollata ai Pantera. In compenso pompano di brutto, con suoni netti e metallici. Con “What Doesn’t Kill Me Makes A Big Mistake” i Gross Grossland hanno marginalmente mostrato la loro personalità, ma è doveroso per loro fare ancora qualche sforzo.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10