(Satanath Records) I Grotesque Ceremonium vengono dalla Turchia. Anzi, per essere precisi usiamo il verbo al singolare, visto che dietro a tutti gli strumenti nonché alla voce c’è sempre un’unica mente. E nonostante fin dalla copertina si capisca benissimo che il signore in questione vuole ricalcare in tutto e per tutto il classico Death/Black americano, devo dire che il risultato finale non è male. Anzi, lo trovo un lavoro onesto che magari ha messo da parte la personalità per accentuare quelle atmosfere malsane e crudeli tipiche di Morbid Angel e compagnia bella. Ecco quindi otto tracce più una cover degli Inquisition per far riassaporare all’ascoltatore un genere che in teoria manco dovrebbe ancora esistere, chiuso in se stesso e oltranzista fuori di misura. Ritroviamo qui i tipici ritmi incalzanti e il vocione molto gutturale, un’unica chitarra a trascinare nenie blasfeme e inni a Satana. Ripeto, formula trita e ritrita, ma se è arrivata immutata fino ai giorni nostri un motivo ci dovrà pur essere, no? Redivivi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10