(Pogorecords) Questo split nasce dalla collaborazione di due band, i [P.U.T] e i Grünt-Grünt, entrambi promotori di un mix sperimentale di grindcore e sludge con qualche influsso industrial e specialmente per quanto riguarda i [P.U.T]. Nella prima parte dell’album troviamo i Grunt-Grunt con sei canzoni dove il grindcore vecchia scuola si fa notare, alternandosi con sonorità più tipicamente sludge. La cosa che più mi ha colpito in queste sei pezzi, è la scelta di far prevalere lo strumentale, qualcosa che nel genere grind è raro dato che è un genere diretto, senza tanti fronzoli e tecnicismi. È stata una scelta vincente perché grazie ad essa, questi sei brani si fanno ascoltare bene e incuriosiscono l’ascoltatore che altrimenti si sarebbe trovato davanti al canonico grindcore. Nell’ultima parte dell’album troviamo i [P.U.T] che vanno a chiudere il lavoro con quattro brani decisamente grind-sludge metal. Il ritmo a differenza di molti gruppi sludge non è composto da tempi lenti che si alternano con sfuriate veloci, ma al contrario fin dal primo ascolto notiamo una “lentezza” quasi costante accompagnata da una voce pulita e quasi marziale. Marziale perché nella voce, ma anche in qualche intermezzo elettronico, notiamo influssi industrial che aggiungono ulteriore potenza ad un suono già carico di energia. Questo split senza dubbio è da ascoltare senza troppe pretese, ma allo stesso tempo è apprezzabile lo sforzo che hanno compiuto i due gruppi nel voler lasciare qualcosa di personale all’interno di due generi storicamente poco malleabili. Grünt Grünt e [P.U.T]: insolito grindcore.
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(Matteo Molotov Ross) Voto: 6,5/10