(Inferna Profundus Records)Debutta questa bestia infernale. In verità lo ha fatto a settembre ma ora grazie alla Inferna Profundus Records, ecco il consacrarsi all’altare delle pubblicazioni underground su vinile. Prima una one man band, poi un duo, un storia recente, visto che la formazione è fuoriuscita dagli inferi solo l’anno scorso, dedicandosi ad un’adorazione del maligno la quale deflagra nelle foreste del freddo sud del Cile. Cinque laceranti brani registrati così male o, per meglio dire, mixati in maniera così disturbante e psicotica, che è impossibile non considerare questo vinile come una pregiata pietra nera, un talismano nel nome dell’innominabile, della stregoneria più putrefatta, della magia più nera di rituali antichi e mistici provenienti dalle nebbie che ingoiano Valdivia, la città di provenienza ricca di antiche tradizioni ed inquietanti rovine. Riff dannati che dominano senza pietà, il drumming offuscato, annebbiato, relegato in lontananza ma presente ed invadente, le linee vocali totalmente disumane… le urla, la sofferenza. Black anni ’90 estremamente devoto al lo-fi (copertina compresa), adepto della setta del lo-fi e di quel caotico suono proveniente da mefitiche catacombe. Eppure dentro questa nebulosa di caos primordiale, i Gryftigæn dimostrano un sublime gusto melodico, una capacità di cadenzare surreali marce funebri con mid tempo irresistibili poi stuprate in modo animalesco da sfuriate prive di umanità. Con un moniker derivante da antiche parole germaniche/proto-scandinave, il quale assume il significato di ‘luogo di sepoltura velenoso’, questo diabolico duo materializza il male più assoluto, guidato da una violenza cieca, da una forza bestiale ed ancestrale. Black metal nella sua più fiera e destabilizzante forma!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10