(Antiq Label) Se il black metal fosse stato creato nel Medioevo, quale forma avrebbe mai potuto avere? Chissà, forse qualcosa di simile a quella proposta dai Grylle. Progetto francese nato nel 2013 che all’inizio con il demo “Monstres et Merveilles”, hanno proposto l’esempio di un black metal con cantato canonico ma costruito con soli flauti, liuto e strumenti percussivi medievali. Stesse intenzioni nel 2019, con l’album “Les Grandes Compagnies”, ascoltabile QUI, che segna però l’ingresso di una batteria autentica. C’è un altro concetto medievale che fonda la proposta dei Grylle, l’umorismo tipico di quei tempi. La band canta nella propria lingua, il francese, ma i testi non sono arrivati col promo. Siamo su storie di peste, epidemie, salute cagionevole. Lo stesso titolo che prende parole derivate dal latino dell’epoca, cioè le prime tre, ‘esseri perennemente malati’, di salute precaria e malaticci, di salute fragile, mentre l’ultima ha a che fare con la nota e recente pandemia. Il cantore è arguto e sardonico, ovvero Hyver (parte di Véhémence e Hanternoz), nonché valido menestrello perché anche liutista. Con “Egrotants, Souffreteux, Cacochymes, Covidards”, arriva l’uso del basso, suonato da KK (di Passéisme e Paroxysm Unit), che offre una profondità al suono in generale e arrangiamenti brillanti. Alla batteria Cadavre (Cantique Lépreux, Mêlée des Aurores, Forteresse live). I tre però integrano anche altri strumenti tradizionali, come pifferi, cornamuse, strumenti a fiato, chitarra saracena e così via. Strumenti suonati in maniera vispa, distorti e non, con velocità sensibili e ricami melodici di ogni tipo che rendono “Egrotants, Souffreteux, Cacochymes, Covidards” qualcosa di distintivo. Al cantato partecipa anche nei cori La Griesche (già nota per essere parte di Tour D’Ivoire, pittrice nonché grafica della Antiq). Pur senza la totalità dei canonici strumenti elettrici, i Grylle non fanno sentire la mancanza di alcunché e riescono anche ad andare ben più in là del previsto, con questo medieval black metal dalle fasi poetiche, epiche, folkloriche e melodicamente intense.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10