(Gundriver Records) Chi lo sa se tra una decina d’anni non si parlerà del lontano 2015, quando nacquero i Gundriver… Questi Americani sanno proprio il fatto loro in ambito AOR e metal. Il loro debutto è un album spontaneo, rock fino al midollo. La voce è molto versatile, spaziando dal melodico all’aggressivo. La parte ritmica dà la giusta dinamicità, mentre la chitarra, come è ovvio aspettarsi, la fa da padrona con arpeggi ora taglienti e veloci, ora cadenzati e groovy. Il fatto che il buon vecchio Schenker se li stia portando in giro per il Nord America come supporter dovrebbe già di per se costituire una garanzia. Granitici.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10