(Transcending Obscurity Distribution) E se i The Darkness fossero nati in India? Se la famiglia Hawkins fosse cresciuta imparando a suonare gli strumenti tradizionali indiani e ascoltando Hard Rock d’importazione? Probabilmente il risultato sarebbe questo lavoro. Ebbene si, esiste chi conosce la musica degli anni settanta anche a Calcutta. Ce lo fanno sapere questi Gypsy, qui al loro debutto con un demo di sei tracce (cinque da studio e una live). Non c’è davvero nulla di nuovo in questi brani, ma di sicuro l’innovazione non voleva essere fin dall’inizio nelle intenzioni degli indiani. “Gimme Your Load” è diretta e ben suonata, gli assoli in pieno stile primi Deep Purple. “The Shoemaker” fila via che è un piacere. In questo pezzo fa inoltre capolino uno strumento, il sitar elettronico, consistente in una rivisitazione in chiave moderna del tradizionale strumento indiano. All’orecchio suona quasi come una chitarra elettrica. Quasi, appunto: in brani come “Turned Into Stone” e “New Boy In Town” è usato addirittura al posto della chitarra, creando una piacevolissima commistione di suoni e culture che pur non inventando nulla di nuovo, caratterizza in modo personale la proposta musicale del combo. Si badi bene, non stiamo parlando di “Indian Rock” o cavolate simili quanto piuttosto di un tentativo di distinguersi, in un genere musicale che a dirla tutta ha esaurito il suo tempo da ormai due decadi. Con “Judgement Day” c’è tempo anche per una classicissima ballatona che va a chiudere una prova più che buona nell’esecuzione e nelle intenzioni. Da provare.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10