(Caligari Records) Debut album per i tedeschi Hallucinate, band formata da membri di Graveyard Ghoul e Karloff. L’approccio al death metal di questa formazione è piuttosto particolare, con partiture old school riconducibili agli Autopsy mescolate a una massiccia componente psichedelica che flirta con il prog ed il kraut rock. L’album è infatti la trasposizione musicale di un intenso trip mentale intrapreso da Persecutor, cantante, chitarrista e grande amante dei funghetti allucinogeni, l’assunzione dei quali lo hanno portato a partorire questo ibrido che raggiunge il picco espressivo nell’accoppiata “Mahavishnu’s Dream” / “Paracletus”, breve strumentale dalle sonorità indiane la prima, stralunata e visionaria la seconda, affine come sonorità ai Tiamat di “Wildhoney”. “Tachycardia” svolta decisamente verso binari più classicamente death metal, mentre “Crimson Rain” mescola nuovamente le carte, tra brutalità, parti marziali e atmosfere dilatate. Un album con i piedi saldamente piantati nel death metal, ma ricco di sfaccettature a volte evidenti, altre ben nascoste che lo rendono interessante ed unico nel suo genere.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10