(AOP Records) Era dal 2021 che il duo austriaco non ci regalava della nuova musica, riempendo il silenzio solo con le riedizioni dei primi due dischi. “Scorched Earth”, ovvero “Terra bruciata”: ispirati dalle divisioni sociali degli ultimi anni e dalla negazione di qualsivoglia concetto di pace, la sofferenza e la disperazione del loro sound viene alimentata con impeto in questo nuovo disco, il sesto, il quale ancora una volta riesce a regalare emozioni decadenti, tra l’altro alimentate da un paniere di ospiti i quali, tra brani compresi e bonus track, affiancano il duo avvalorando l’intero lavoro; infatti compare Tim Yatras degli Austere, Serena Cherry egli Svalbard, e pure P.G. dei Groza e Daniel Lang dei Backwards Charm, per un disco intenso, corposo (senza bonus tracks supera l’ora di durata). Introspettivo, ricercato, curato: “Scorched Earth” è un disco difficile, contorto, complesso; i primi ascolti non lasciano particolarmente il segno, non elargiscono emozioni intense, serve predisposizione… ma la perseveranza paga, sempre, tanto che l’insistere, il continuare senza mai mollare nell’avanzare dentro questo ripido percorso verso l’illuminazione artistica, diventa appagante, soddisfacente, intenso. Sette brani, nove con le bonus, di musica tanto tetra quanto profonda, di musica tanto violenta quanto suggestiva. C’è poco da dire: il duo di tedesco continua a crescere in maniera inesorabile, inarrestabile, pericolosa… e, ormai come a tradizione, anche questo nuovo lavoro sarà in grado di mietere un gran numero di vittime!

(Luca Zakk) Voto: 9/10