(Godz Ov War Productions) Nella sfornata di pubblicazioni dell’etichetta polacca Godz Ov War Prod. ne hanno fatto parte anche i Harvest Gulgaltha, esponenti di un tenebroso blackened death metal. Un sound oscuro con distorsioni fosche, sezione ritmica solenne e annerita. Harvest Gulgaltha sono statunitensi e al secondo album e l’ascolto di “Ancient Woods” è la discesa all’inferno. Un’oscurità perenne, una produzione che alimenta e fagocita le basse frequenze, rende questo lavoro una nube nera che avvolge il mondo intero. Un qualcosa riconducibile a un doom metal sepolcrale è diffuso nei pezzi degli statunitensi però al di là dei dettagli sui possibili generi, il suonare della band è un mondo fosco e purtroppo con un dinamismo ridotto ai minimi termini. Sono le sicuramente le atmosfere a colpire l’attenzione dell’ascoltatore, poi attorno vi resta ben poco da dovere scoprire durante l’arco dell’album in quanto i punti fermi sono quelli già elencati e sono fissi in ogni dove. “Primal Spirits and Iron Serpent (Will of the Flame Pt. 2)” è un pezzo molto atmospheric e rievoca gli spettri sonori dei Godflesh di un tempo, pur non essendo affatto un qualcosa di post industrial e senza elettronica ma ci si avvicina. Il fascino di questo universo torbido e funesto è indubbio, però più ascolti inducono a sperare che un futuro la band presenti un certo dinamismo e un sound meno stereotipato.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10