(High Roller Records) Ennesimo ‘finto album’ (dico così perché hanno tutti la lunghezza di un generoso EP) per gli Haunt di Fresno, California: dopo “If Icarus Could Fly” (qui) e “Mind Freeze” (qui), e mentre è già stato annunciato un altro full-length, e mentre me ne sono perso addirittura un altro (!), “Triumph”, uscito nel 2020, gli US metallers (in realtà questo disco è registrato dal solo creatore del progetto, Trevor William Church, anche se ora c’è una instabile line-up) piazzano pure questo “Flashback”, 31’ di sound retro e armonizzazioni anni ’80. Due le domande: 1. Come si fa a mantenere un alto standard qualitativo pubblicando un disco ogni sei mesi (o meno)? 2. Quanti fan compreranno ogni singola uscita? Ortodossa e sognante la titletrack: molto è dovuto allo stile canoro di Trevor, che fa pensare a Chris Black. Onesto lavoro chitarristico in “Winter’s Breath”; tocchi di speed in “Spend A Fortune”, echi dei Night Demon e un assolo avvolgente in “The Great Beyond”. C’è – direi necessariamente – anche qualcosa che non brilla: “Electrified” è monocorde, lamentosa invece “Figure In A Painting”. Appena avrete finito di metabolizzare “Flashback”, Trevor sarà già pronto con la prossima uscita…
(René Urkus) Voto: 6,5/10