(Threeman Recordings) Ritorno sulle scene per gli svedesi Haystack, a cinque anni di distanza dal precedente full length “The Sacrifice”, ottimo esempio di noise rock e punk, ideale via di mezzo tra Melvins, Dinosaur Jr ed i Nirvana di “In Utero”. Le sonorità che animano “Doomsday Goes Away” espandono ulteriormente quelle del suo predecessore, aggiungendo robuste iniezioni di garage rock, blues ed una spiccata vena melodica che ben si contrappone alle sferzanti scariche noise. Il duetto iniziale, costituito dalla title track e da “Dark Nothing” è vivace, scoppiettante e coinvolgente, mentre “Neglected” è lenta, macabra, con la voce di Ulf Cederlund (Entombed, Disfear) che si fa intensa, suadente, malinconica e declamatoria. “Wastemakers” riporta il sound su binari garage punk, con melodie blues che si insinuano furtivamente. “Blame” è sostenuta da una ritmica grintosa che fa da contrappunto ad un cantato carico di angoscia, mentre “Going Under” ha un riffing un po’ alla The Cult. “Freak” è un blues ultra distorto ed acido, molto vicino allo stoner, mentre la conclusiva “Winter” è abrasiva, carica di rumori e feedback vari. “Doomsday Goes Away” è un album camaleontico, ispirato e decisamente brillante, per una band eclettica e senza paraocchi, in grado di spaziare tra varie sonorità e fonderle in un qualcosa di unico.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10